Legge e giustizia: venerdì 26 aprile 2024

Pubblicato in : Lavoro, In flash

IL GIORNALISTA È LAVORATORE SUBORDINATO QUANDO SI TIENE STABILMENTE A DISPOSIZIONE DELL'AZIENDA - Per evaderne le richieste variabili, eseguendone direttive ed istruzioni (Cassazione Sezione Lavoro n. 14427 del 29 luglio 2004, Pres. Senese, Rel. Balletti).

Il rapporto di lavoro giornalistico può essere qualificato subordinato - pur non essendo agevole l'apprezzamento diretto della subordinazione, in ragione delle peculiari caratteristiche dell'attività del giornalista - quando, in base alla valutazione globale degli elementi indiziari prospettati (quali, ad esempio, la collaborazione, l'osservanza di un determinato orario, la continuità della prestazione, l'inserimento nell'organizzazione aziendale), risulti che il giornalista si sia tenuto stabilmente a disposizione dell'editore, anche nell'intervallo fra una prestazione e l'altra, per evaderne richieste variabili e non sempre predeterminate e predeterminabili, eseguendone direttive ed istruzioni, e non quando prestazioni predeterminate siano singolarmente convenute, in base ad una successione di incarichi, ed eseguite in autonomia.


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