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Legge e giustizia: giovedì 28 marzo 2024
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GLI ADDETTI A UN GIORNALE EDITO DA UN ENTE SONO PUBBLICI IMPIEGATI - Se si verifica una compenetrazione strutturale fra la gestione del periodico e l'attività istituzionale (Cassazione Sezioni Unite Civili n. 7509 del 15 maggio 2003, Pres. Ianniruberto, Rel. Evangelista).
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Qualora un'amministrazione pubblica curi la redazione e la pubblicazione di un giornale come strumento di informazione e di riflessione sulle sue attività e si avvalga a tal fine della propria organizzazione, senza ricorso ad autonome strutture aventi scopo di lucro e connotati imprenditoriali, il rapporto in atto con i lavoratori dipendenti dell'amministrazione stessa, chiamati a collaborare a quel giornale, non cessa, per questa sola ragione, di atteggiarsi come un rapporto di impiego pubblico. La compenetrazione strutturale fra la gestione del periodico e lo svolgimento dell'attività istituzionale dell'ente, rende del tutto irrilevanti i contenuti della pubblicazione. Ai fini della sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato nell'attività giornalistica, in cui l'elemento della subordinazione risulta attenuato, prevalendo quello della collaborazione, sono aspetti qualificanti la continuità e la responsabilità del servizio, che ricorrono quando il giornalista si tenga stabilmente a disposizione dell'editore, anche negli intervalli tra una prestazione e l'altra e rilevando invece in senso contrario la circostanza che le prestazioni siano singolarmente convenute in base ad una successione di incarichi con retribuzione commisurata alla singola prestazione.
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