Legge e giustizia: venerdì 26 aprile 2024

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IL LAVORATORE ASSENTE PER MALATTIA, OVE DESIDERI UTILIZZARE LE FERIE AL FINE DI NON SUPERARE IL PERIODO DI COMPORTO E DI EVITARE IL LICENZIAMENTO, DOVRÀ FARNE RICHIESTA ALL'IMPRENDITORE - Non è configurabile un prolungamento automatico (Cassazione Sezione Lavoro n. 3028 del 27 febbraio 2003, Pres. Ciciretti, Rel. Toffoli).

Il lavoratore assente per malattia, ove sia impossibilitato a riprendere servizio prima della scadenza del periodo, di comporto può chiedere al datore di lavoro, al fine di evitare il licenziamento, di prolungare l'assenza usufruendo delle ferie. Questa richiesta non deve essere automaticamente accolta dall'imprenditore che tuttavia è tenuto a prendere in debita considerazione il fondamentale interesse del richiedente ad evitare la perdita del posto di lavoro a seguito della scadenza del periodo di comporto, dovendo attenersi alla direttiva dell'armonizzazione delle esigenze aziendali con quelle del dipendente. Non è configurabile un automatico prolungamento del periodo di comporto per malattia per il tempo corrispondente ai giorni di ferie maturati e non goduti, in assenza di richiesta del lavoratore. In linea generale, gli interessi particolari dei singoli prestatori di lavoro possono essere presi in considerazione del datore di lavoro, al fine di determinare il periodo di fruizione delle ferie, solo se gli sono portati a conoscenza.


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