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Legge e giustizia: giovedì 28 marzo 2024
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IN CASO DI ANNULLAMENTO DEL LICENZIAMENTO IL LAVORATORE PUÒ CHIEDERE L'INDENNITÀ DI 15 MESI, IN SOSTITUZIONE DELLA REINTEGRA, ANCHE DOPO AVERE RIPRESO SERVIZIO - Nel termine di 30 giorni dal deposito della sentenza (Cassazione Sezione Lavoro n. 11464 del 1 settembre 2000, Pres. Santojanni, Rel. Servello).
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In base all'articolo 18 St. Lav., il lavoratore che abbia ottenuto l'annullamento del licenziamento ha "la facoltà di chiedere al datore di lavoro, in sostituzione della reintegrazione nel posto di lavoro, un'indennità pari a 15 mensilità di retribuzione globale di fatto". La norma precisa che "qualora il lavoratore entro 30 giorni dal ricevimento dell'invito del datore di lavoro non abbia ripreso il servizio, né abbia richiesto entro 30 giorni dalla comunicazione del deposito della sentenza il pagamento dell'indennità di cui al presente comma, il rapporto di lavoro si intende risolto allo spirare dei termini predetti".
Questa disposizione deve essere interpretata nel senso che, in attesa del deposito della sentenza, il lavoratore, ove sia invitato dall'azienda a riprendere il servizio, deve aderire a tale invito per evitare che, decorsi 30 giorni da quando lo ha ricevuto, il rapporto di lavoro si estingua e venga meno anche il diritto all'indennità di 15 mensilità prevista in sostituzione della reintegra. Quando, dopo la ripresa del servizio, sia intervenuto il deposito della motivazione della sentenza, il lavoratore potrà, nel termine di 30 giorni, richiedere l'indennità di 15 mensilità, ponendo così termine al rapporto. La ripresa del servizio da parte del lavoratore a seguito del predetto invito può avvenire anche al solo fine evitare la perdita del diritto di chiedere le 15 mensilità. D'altra parte il termine per l'opzione relativa all'indennità sostitutiva (trenta giorni dalla comunicazione del deposito della sentenza), non può subire un'anticipazione per effetto dell'invito datoriale, onde è da ritenere che il diritto di opzione fino alla scadenza del termine suo proprio permanga malgrado la ripresa del lavoro.
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