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Legge e giustizia: venerdì 29 marzo 2024
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LA LENTEZZA DELLA GIUSTIZIA OSTACOLA, DI FATTO, L'EGUAGLIANZA FRA I CITTADINI |
Non è degno di un paese civile che un lavoratore rimasto paraplegico per infortunio stia aspettando da oltre 12 anni il risarcimento che gli spetta, a causa del fallimento del suo datore di lavoro e della impossibilità di agire direttamente presso la compagna assicuratrice. A questa realtà la Cassazione ha fatto riferimento rimettendo la questione alla Corte Costituzionale. L'ordinanza che riportiamo in questo lancio menziona due norme della nostra Costituzione tra loro strettamente collegate: l'art. 3 nella parte in cui impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che limitano di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini e l'art. 111 che assicura la ragionevole durata del processo.
Quando la giustizia è lenta l'eguaglianza fra i cittadini resta sulla carta. Chi ne soffre sono i più deboli. Sarebbe bene che queste norme della Costituzione oltre ad essere menzionate dalle decisioni dei giudici, costituissero, in concreto, regole di comportamento sia per il legislatore che per coloro che devono assicurare una rapida ed efficace tutela dei diritti (D.d'A.)
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