Legge e giustizia: giovedì 25 aprile 2024

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I FATTI DIMOSTRANO CHE IN ITALIA LA GIUSTIZIA PUÒ FUNZIONARE CON RAPIDITÀ ED EFFICIENZA

3 giugno 2008 - Per valutare la situazione del sistema giudiziario in Italia non è sufficiente soffermarsi sui dati catastrofici periodicamente resi noti nelle sede istituzionali.  Da ultimo è stato dato, giustamente, grande rilievo alla relazione presentata al Guardasigilli Angelino Alfano dal capo del dipartimento organizzazione del Ministro della Giustizia, Claudio Castelli. Lo scenario che ne emerge è desolante, tale da fare disperare che il nostro Paese possa uscire dal tunnel. Per evitare che alla disperazione si accompagni la rassegnazione, davanti all'enormità dei problemi da affrontare, il quadro deve essere completato con la segnalazione si situazioni ove la giustizia funziona con rapidità ed efficienza tali da collocarla a livelli di eccellenza nel panorama europeo.

Per esempio, a Torino si rispetta il termine di 60 giorni, dal deposito del ricorso, previsto dalla legge per la fissazione della udienza di discussone delle cause di lavoro. Spesso nel giro di complessivi 12-18 mesi si esaurisce oltre al giudizio di primo grado, anche quello di appello. A Torino l'organico dei magistrati è adeguato, il palazzo giudiziario è ampio e ben dotato di attrezzature informatiche, il personale di cancelleria appare sufficiente. Questo significa che, se si vuole, si può. (D. d'A).


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