Legge e giustizia: venerd́ 19 aprile 2024

Pubblicato in : Giudici avvocati e processi

IN CASO DI PLURALITA' DI CONSULENZE TECNICHE CONTRASTANTI IL GIUDICE DEVE MOTIVARE LA DECISIONE DI ATTENERSI AD UNA DI ESSE - Con specifica giustificazione (Cassazione Sezione Lavoro n. 4274 del 22 febbraio 2011, Pres. Roselli, Rel. Balestrieri).

Qualora nel corso del giudizio di merito vengano espletate più consulenze tecniche in tempi diversi con risultati difformi, il giudice può seguire il parere che ritiene più congruo o discostarsene, dando tuttavia adeguata e specifica giustificazione del suo convincimento; in particolare, anche quando intenda uniformarsi alla seconda consulenza, non può limitarsi ad una adesione acritica ma deve giustificare la propria preferenza indicando le ragioni per cui ritiene di disattendere le conclusioni del primo consulente. In sostanza, nel caso di più consulenze contrastanti, il giudice deve dare adeguato conto del suo convincimento, indicando le ragioni per cui ritiene di disattendere una delle due in tutto o in parte. Resta in ogni caso fermo il consolidato orientamento secondo cui, in caso di accertamenti di inabilità lavorativa tramite CTU il difetto di motivazione, denunciabile in cassazione, della sentenza che abbia prestato adesione alle conclusioni del consulente tecnico d'ufficio è ravvisabile in caso di palese devianza dalle nozioni correnti della scienza medica, la cui fonte va indicata, o nella omissione degli accertamenti strumentali dai quali secondo le predette nozioni non può prescindersi per la formulazione di una corretta diagnosi, mentre al di fuori di tale ambito la censura anzidetta costituisce mero dissenso diagnostico non attinente a vizi del processo logico formale traducendosi, quindi, in un'inammissibile critica del convincimento del giudice.


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