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Legge e giustizia: venerd́ 29 marzo 2024
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L'ESERCIZIO DA PARTE DEL LAVORATORE DEL DIRITTO DI CRITICA NEI CONFRONTI DEL DATORE DI LAVORO INCONTRA I LIMITI DELLA CORRETTEZZA FORMALE - In base agli artt. 2 e 21 della Costituzione (Cassazione Sezione Lavoro n. 1471 del 22 gennaio 2013, Pres. De Renzis, Rel. Blasutto).
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L'esercizio, da parte del lavoratore, del diritto di critica nei confronti del datore di lavoro, garantito dagli artt. 21 e 39 Cost., incontra i limiti della correttezza formale, imposti dall'esigenza, anch'essa costituzionalmente assicurata (art. 2 Cost.), di tutela della persona umana. Ne consegue che, ove tali limiti siano superati con riferimenti denigratori non provati, il comportamento del lavoratore può essere legittimamente sanzionato in via disciplinare.
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