Roma, 11 maggio 2015. I miti da sfatare o da ridimensionare sulla giustizia italiana formano oggetto di un capitolo di un documento recentemente ultimato dalla direzione dell'organizzazione giudiziaria del Ministero di cui è titolare Mario Barbuto. Nell'ordine i miti esplorati sono: 1. La colpa è della litigiosità - E' effettivamente molto diversa tra i bacini di competenza dei vari tribunali, ma non risulta correlata con la performance; - il tasso di litigiosità italiano è allineato a quello medio europeo, in particolare, assieme a quello francese è il più basso tra i paesi latini. 2. Mancano le risorse (umane) - Il dimensionamento delle piante organiche non è stato un tema di indagine, tuttavia emerge certamente un elevato livello di scoperture; - le analisi condotte su un unico anno dimostrano che non c'è stretta correlazione tra scoperture di organico e basse performance (e viceversa). Il che sembra dimostrare che è possibile un miglioramento basato su logiche organizzative; - tuttavia, poiché si ritiene che l'analisi delle risorse, sia umane che materiali, andrebbe condotta su un arco temporale più lungo e in modo più analitico e puntuale, si preferisce non pronunciare conclusioni su questo aspetto. 3. La performance dipende dal mix delle cause - L'analisi statistica dimostra che è vero tendenzialmente, ma molte eccezioni non confermano la correlazione sistematica 4. I migliori sono piccoli tribunali con bassi carichi: - Falso: la distribuzione per fascia dimensionale dei migliori tribunali è molto simile a quella nazionale. 5. Esiste una «questione meridionale» nella performance dei tribunali - Abbastanza vero, ma lo studio delle eccezioni dimostra che la leadership può determinare risultati di eccellenza anche al sud. Sintesi delle conclusioni L'analisi della performance della giustizia civile si è concentrata su circa 2 milioni di cause complesse (contenzioso di tribunale) su un totale di 5 milioni di pendenti di ogni grado e ufficio. Questa analisi dimostra che, anche se in lieve miglioramento, la performance complessiva continua ad essere lontana dai riferimenti europei: - miglioramento di 5% all'anno negli ultimi 5 anni; - ma, a livello medio, una durata di 2 anni e mezzo in 1°grado e quasi 9 anni con la cassazione; - molto lontani dai benchmark internazionali. Inoltre, la variabilità della performance tra i 139 tribunali è molto alta. Le esperienze di alcuni tribunali dimostrano che adottando nuovi principi organizzativi è possibile migliorare anche a parità di altre condizioni di contorno. Per ottenere un veloce miglioramento è opportuno che il Ministero e il CSM interagiscano nel varare una efficace «delivery unit».
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