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Legge e giustizia: venerd́ 26 aprile 2024
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LA BANCA E' TENUTA ALLA NORMALE DILIGENZA NEL CONTROLLO DELLE FIRME SUGLI ASSEGNI - Non è richiesta una particolare attrezzatura (Cassazione Sezione Prima Civile n. 8731 del 3 maggio 2016, Pres. Giancola, Rel. Bisogni).
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La
banca cui sia presentato per l'incasso un assegno, ha il dovere di pagarlo se
l'eventuale irregolarità (falsificazione o alterazione) dei requisiti esteriori
non sia rilevabile con la normale diligenza inerente all'attività bancaria, e
che coincide con la diligenza media, non essendo, la banca, tenuta a
predisporre un'attrezzatura qualificata con strumenti meccanici o chimici al
fine di un controllo dell'autenticità delle sottoscrizioni o di altre
contraffazioni dei titoli presentati per la riscossione. La valutazione del
giudice di merito in ordine alla riconoscibilità della falsificazione o
alterazione di un assegno da parte dell'operatore professionale dipendente di
banca è censurabile in sede di legittimità unicamente sotto il profilo del
difetto di motivazione.
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