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Legge e giustizia: giovedì 28 marzo 2024
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IL GIUDICE PUO' UTILIZZARE LE RISULTANZE ISTRUTTORIE COMUNQUE ACQUISITE - In base al principio del giusto processo (Cassazione Sezione Lavoro n. 13578 del 4 luglio 2016, Pres. Napoletano, Rel. De Gregorio).
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Il principio generale di riparto dell'onere probatorio di cui all'art. 2697 cod. civ. deve essere contemperato con il principio di acquisizione, desumibile da alcune disposizioni del codice di rito - quale ad esempio l'art. 245, comma secondo, c.p.c. - ed avente fondamento nella costituzionalizzazione del principio del giusto processo, in base al quale le risultanze istruttorie, comunque acquisite al processo, e quale che sia la parte ad iniziativa o ad istanza della quale si siano formate, concorrono tutte alla formazione del convincimento del giudice. Ne deriva che la soccombenza dell'attore consegue alla inottemperanza dell'onere probatorio a suo carico soltanto nell'ipotesi in cui le risultanze istruttorie, comunque acquisite al processo, non siano sufficienti per provare i fatti che costituiscono il fondamento del diritto che si intende far valere in giudizio.
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