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Legge e giustizia: venerd́ 26 aprile 2024
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NEL MOBBING L'INTENTO PERSECUTORIO UNIFICA TUTTI I COMPORTAMENTI LESIVI - Della integrità psicofisica (Cassazione Sezione Lavoro n. 2012 del 26 gennaio 2017, Pres. Macioce, Rel. Tricomi).
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Ai fini della configurabilità del
mobbing lavorativo devono ricorrere: a) una serie di comportamenti di carattere
persecutorio - illeciti o anche leciti se considerati singolarmente - che, con
intento vessatorio, siano posti in essere contro la vittima in modo miratamente
sistematico e prolungato nel tempo, direttamente da parte del datore di lavoro
o di un suo preposto o anche da parte di altri dipendenti, sottoposti al potere
direttivo dei primi; b) l'evento lesivo della salute, della personalità o della
dignità del dipendente; c) il nesso eziologico tra le descritte condotte e il
pregiudizio subito dalla vittima nella propria integrità psico-fisica e/o nella
propria dignità; d) l'elemento soggettivo, cioè l'intento persecutorio
unificante di tutti i comportamenti lesivi.
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