|
Legge e giustizia: venerd́ 29 marzo 2024
|
RISARCIMENTO DEL DANNO MORALE CAUSATO DALL'INADEMPIENZA DI UNA BANCA NELL'ESECUZIONE DI UN BONIFICO - Per l'umiliazione derivata dalla mancanza di mezzi finanziari con conseguente lesione della reputazione (Cassazione Prima Civile n. 11629 del 15 ottobre 1999, Pres. e Rel. Carbone).
|
T.L. si è recato negli Stati Uniti in compagnia della moglie per seguire un corso di specializzazione. Per potersi mantenere egli ha dato mandato a una banca italiana di fargli pervenire negli Stati Uniti una somma a mezzo bonifico. La banca ha eseguito la disposizione con un ritardo tale da causare ai coniugi un grave disagio economico; essendosi trovati privi di mezzi finanziari essi hanno dovuto chiedere un prestito all'ospite americano e vivere in ristrettezze. Inoltre T.L. ha dovuto abbandonare il corso di studi.
Rientrati in Italia i coniugi hanno convenuto in giudizio davanti al Tribunale di Roma la banca inadempiente, chiedendone la condanna al risarcimento dei danni patrimoniali e morali da loro subiti. Il Tribunale ha rigettato la domanda. La Corte d'Appello ha riconosciuto l'inadempienza della banca, ma ha limitato il risarcimento del danno al rimborso delle spese relative al bonifico.
La Suprema Corte (Sezione Prima Civile n. 11629 del 15 ottobre 1999, Pres. e Rel. Carbone), ha accolto il ricorso dei coniugi, affermando che la Corte d'Appello avrebbe dovuto ravvisare, in questo caso, l'esistenza di danni patrimoniali e morali risarcibili; i danni morali - ha affermato la Corte - sono quelli relativi alla lesione della reputazione personale consistente nell'umiliazione di dover richiedere denaro in prestito all'ospite americano, di vivere in ristrettezze, di dovere abbandonare gli studi all'estero.
© 2007 www.legge-e-giustizia.it |
|