Legge e giustizia: venerdì 26 aprile 2024

In seguito alla pubblicazione, nel maggio del 1997, sul Venerdì di Repubblica, di un articolo intitolato "Ho inventato l'acqua calda", dedicato alla famiglia Iacuzzi e alle vasche per idromassaggi da essa lanciate, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, su denuncia di un consumatore, ha svolto un'indagine diretta ad accertare l'eventuale violazione della normativa di legge in materia di pubblicità ingannevole. Sono stati convocati i rappresentanti della società editrice e della Iacuzzi Europa s.p.a. i quali hanno escluso l'esistenza di un rapporto di committenza. Il Garante per l'Editoria, nel parere richiestogli, ha escluso la natura pubblicitaria dell'articolo. L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con decisione pubblicata in data 17 novembre 1997, si è pronunciata in conformità, escludendo che vi sia stata violazione del divieto di pubblicità ingannevole, stabilito dalla legge n. 74 del 1992, in base ad un'analisi del testo pubblicato.

Nella motivazione del provvedimento si legge che l'articolo, redatto da un giornalista attento alla realtà americana, è diretto a illustrare la storia della famiglia mettendone in luce le estrosità, gli eventi più rappresentativi, lo spirito creativo dei sette fratelli Jacuzzi e le circostanze che hanno condotto all'invenzione della vasca omonima. Ad escludere che l'articolo persegua un intento promozionale vale la circostanza che in nessun punto, si fa cenno delle caratteristiche delle vasche né si forniscono ai consumatori indicazioni utili al fine di incentivare o facilitare l'acquisto del prodotto. Oggetto dell'articolo -osserva l'Autorità Garante- è la famiglia Jacuzzi e l'attenzione del giornalista è palesemente volta all'estrosità e allo spirito di iniziativa dei suoi componenti nonché alle capacità manageriali del discendente Roy, inventore delle vasche e attuale presidente dell'azienda.