Legge e giustizia: sabato 27 aprile 2024

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SCARSA SENSIBILITA' DEI GRANDI ORGANI DI INFORMAZIONE PER IL SIGNIFICATO DEL "COMUNICATO A PAGAMENTO" FATTO PUBBLICARE DALL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI - L'indipendenza della magistratura non è un privilegio di categoria, ma una garanzia per tutti.

L'iniziativa dell'Associazione Nazionale magistrati di far pubblicare sui giornali un "comunicato a pagamento" di mezza pagina, per rendere note al pubblico le preoccupazioni di giudici e pubblici ministeri, non ha avuto, sui grandi organi di stampa, il rilievo che avrebbe dovuto avere. In sostanza i grandi giornali si sono limitati a pubblicare l'inserzione, come se si fosse trattato della pubblicità di un dentifricio, senza richiamare l'attenzione dei loro lettori sul significato di questa iniziativa, senza un adeguato commento. Questo comportamento è significativo e spiega perché i magistrati abbiamo sentito la necessità di ricorrere all'acquisto di spazio sulla carta stampata per far conoscere le loro idee.

Il fatto che alcune migliaia di giudici e pubblici ministeri abbiano ritenuto di dover ricorrere a questo strumento di comunicazione per far sapere che in uno Stato democratico la legge deve essere uguale per tutti dimostra che essi percepiscono una crescente insensibilità della pubblica opinione per questo principio cardine della repubblica democratica. In effetti le rivendicazioni di autonomia ed indipendenza avanzate dai magistrati negli ultimi tempi, le loro grida di allarme, sono state spesso presentate dai grandi organi di informazione come iniziative prese a tutela di interessi o appannaggi di categoria, ma la posta in gioco è ben più alta, perché le prerogative di autonomia ed indipendenza della magistratura sono state volute dal legislatore costituente non come privilegi di casta ma come fondamentali garanzie di democrazia. Il comportamento dei gradi organi di informazione fa temere che anche un altro essenziale pilastro della repubblica democratica, la libertà di stampa, sia in pericolo.

Pubblichiamo il testo integrale del comunicato nella sezione Documenti.


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