Legge e giustizia: venerdì 26 aprile 2024

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VERGOGNA PER I DISSERVIZI DELLA GIUSTIZIA E PREOCCUPAZIONI PER LE CONSEGUENZE NEGATIVE CHE NE POSSONO DERIVARE PER L'ITALIA NELL'UNIONE EUROPEA - Nella cerimonia per l'inaugurazione dell'anno giudiziario.

Nella sua relazione sull'amministrazione della giustizia in Italia nell'anno 1999, il Procuratore Generale Antonio La Torre ha dimostrato di ritenere valida la tesi sostenuta nella denuncia presentata nello scorso novembre al Presidente della Commissione Europea Prodi dal Comitato per la Giustizia del Lavoro a Roma: dopo la firma dei Trattati di Maastricht e di Amsterdam, le disfunzioni del servizio giudiziario italiano, da alcuni anni oggetto delle condanne della Corte Europea per i Diritti dell'Uomo, sono diventate materia di competenza anche dell'Unione Europea, che, ove l'Italia persista nelle sue gravi inadempienze, potrà adottare nei suoi confronti la sanzione assai grave della esclusione dal diritto di voto.

Il solo fatto che possa formularsi una tale ipotesi dimostra che la misura è colma, come il Dott. La Torre ha sottolineato parlando della "condizione umiliante" del nostro Paese nell'ambito europeo, del discredito che si abbatte sull'Italia "deturpandone profondamente l'immagine nel consorzio delle nazioni civili" e paragonando la vicenda avvilente che segna la nostra storia giudiziaria alla sconfitta di Caporetto.

Non è pensabile che alla prossima cerimonia di inaugurazione nell'anno 2001 il Procuratore Generale della Cassazione possa ripetere questo atto di dolore, divenuto ormai purtroppo una consuetudine nel mondo giudiziario italiano.

Se nell'immediato futuro non verranno adottati concreti provvedimenti - ampiamente possibili - per migliorare la situazione, i vertici dell'amministrazione giudiziaria dovranno avere la dignità di presentare le dimissioni.


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